Trattamento e gestione dell’epididimite: Una guida essenziale

  • 4 Agosto 2024

L’epididimo è un canale situato dietro e al di sopra del testicolo (ghiandola dell’apparato riproduttore maschile), che accoglie e convoglia gli spermatozoi nelle vie urogenitali maschili. L’epididimo può essere soggetto ad infiammazione portando ad epididimite, una condizione abbastanza frequente che nell’uomo risulta essere la causa più comune di dolore scrotale acuto.

Nella maggior parte dei casi, l’epididimite è causata da infezioni batteriche del tratto urinario ma può anche insorgere in seguito ad infezioni virali (parotite) e, più raramente, a tubercolosi. Negli anziani, l’epididimite è spesso determinata da infezione legata al flusso retrogrado di urina ed alla sua stagnazione nella vescica, condizioni comuni in età avanzata. Al contrario, tra i 20 e i 40 anni, l’epididimite è principalmente associata ad infezioni causate da microrganismi, quali Chlamydia trachomatis e Neisseria gonorrhoea, responsabili delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST).
Nei giovani maschi non ancora sessualmente maturi, invece, l’epididimite può essere determinata da traumi o attività sportive ripetute.

Epididimite: come riconoscerla?

I sintomi dell’epididimite, che possono variare da lievi a gravi, includono:

  • gonfiore e calore dello scroto;
  • dolore e/o elevata sensibilità ad uno o entrambi i testicoli;
  • dolore durante la minzione, urgenza e/o maggiore frequenza urinaria;
  • dolore o fastidio nell’addome inferiore o nella pelvi;
  • secrezione di fluidi di colore bianco/giallo dal pene;
  • sangue nel liquido seminale/urine;
  • febbre (meno comune).

Se l’epididimite dura più di sei settimane o si ripresenta frequentemente, viene considerata cronica. In questi casi, i sintomi possono svilupparsi gradualmente, rendendo difficile la determinazione della causa esatta.

Diagnosi: un processo multi-step

Per diagnosticare l’epididimite, il medico valuterà i sintomi e eseguirà un esame fisico, controllando la presenza di linfonodi e/o testicoli ingrossati. In questo contesto, potrebbe essere necessario un esame rettale per valutare eventuali anomalie prostatiche. Successivamente, si ricorrerà a test diagnostici, quali:

  • screening per le infezioni sessualmente trasmesse, per il quale un campione di secrezione uretrale viene analizzato per gonorrea e clamidia;
  • esami del sangue e delle urine, utili per identificare infezioni batteriche e valutare la salute generale;
  • ecografia, che utilizza onde sonore per rilevare eventuali torsioni testicolari o confermare la presenza di epididimite​.

Un trattamento tempestivo è fondamentale per la salute del paziente

Generalmente, il trattamento per l’epididimite comprende la somministrazione di farmaci antibiotici e di “misure di conforto”. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario ricorrere alla chirurgia.

Per quanto riguarda la terapia antibiotica, è fondamentale completare il ciclo prescritto dal medico – anche se i sintomi migliorano prima della conclusione del trattamento – per garantire l’eradicazione completa del microrganismo alla base dell’infezione. Inoltre, se alla base dell’ epididimite vi è una infezione sessualmente trasmissibile, è necessario che anche i partner sessuali si sottopongano al trattamento. Infine, è consigliabile che i pazienti evitino i rapporti sessuali fino a completa risoluzione dei sintomi e dell’infezione​.

Le misure di conforto includono:

  • riposo ed elevazione dello scroto;
  • applicazione di impacchi freddi;
  • uso di farmaci antidolorifici per alleviare il disagio/ dolore.

In caso di formazione di ascessi, potrebbe essere necessario il drenaggio chirurgico e, nei casi più gravi, potrebbe nascere l’esigenza di ricorrere alla rimozione chirurgica di una parte o di tutto l’epididimo​.

L’epididimite può portare a severe complicazioni, se non trattata tempestivamente. Poiché l’epididimo è strettamente collegato al testicolo, l’infezione può facilmente diffondersi, portando a una condizione nota come epididimo-orchite. Altre possibili complicazioni includono la formazione di un ascesso scrotale con pus, o l’accumulo di liquido intorno al testicolo (idrocele) e, in rari casi, l’infertilità.

Ascoltare il proprio corpo ed affidarsi allo specialista

L’epididimite è una condizione che può influenzare negativamente la salute sessuale e la qualità di vita di chi ne è affetto. È, quindi, fondamentale prestare attenzione ai sintomi e consultare un medico specialista, come un urologo o un andrologo, per una diagnosi precoce e un trattamento adeguato. Una visita tempestiva permette non solo di trattare efficacemente l’epididimite, ma anche di prevenire complicazioni e garantire un monitoraggio completo della salute urogenitale maschile.

Per informazioni, è possibile rivolgersi ai nostri Centri a Roma e Catania e visitare il nostro sito www.stenosiuretrale.it.

References:

  • https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/epididymitis/symptoms-causes/syc-20363853
  • https://www.nhs.uk/conditions/epididymitis/
  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK430814/
  • https://www.stenosiuretrale.it/