Il ruolo del diabete nella salute sessuale maschile

  • 12 Settembre 2024

Il diabete mellito è una malattia metabolica cronica (accompagna il paziente per tutta la vita) che colpisce oltre il 9% della popolazione mondiale. Il diabete è caratterizzato da livelli elevati di zucchero nel sangue (iperglicemia) che, a lungo termine, causano numerosi danni a carico dei vasi sanguigni (vasculopatia diabetica) e delle terminazioni nervose (neuropatia diabetica). Queste strutture sono fondamentali per la salute generale e sessuale dell’uomo; se danneggiate, infatti, possono ridurre significativamente la qualità di vita del paziente, anche nella sfera intima.

Diabete e disfunzione erettile: nemici di lunga data

L’erezione è un fenomeno altamente dipendente dalla funzionalità vascolare e nervosa. Pertanto, i danni ai vasi ed ai nervi provocati dal diabete possono portare a disfunzione erettile o impotenza (incapacità di avere e/o mantenere un’erezione per un tempo sufficiente a condurre un rapporto sessuale). Infatti, diversi studi riportano che il rischio di disfunzione erettile negli uomini diabetici risulta tre volte superiore rispetto a quello riscontrato negli uomini sani. Inoltre, nei pazienti diabetici, la disfunzione erettile può presentarsi fino a 20 anni prima rispetto all’età prevista in condizioni di salute normali.

Diabete, disturbi di eiaculazione e libido

I nervi possono essere paragonati ad autostrade che trasportano un segnale in direzione cervello-muscolo e/o muscolo-cervello. In questo modo, l’organismo riesce a muoversi, tenersi in equilibrio e a svolgere altre azioni fondamentali. Tra tutti i nervi presenti nel corpo, alcuni controllano la contrazione ed il rilassamento dello sfintere uretrale, una valvola che regola la fuoriuscita delle urine ed il fenomeno dell’eiaculazione. La neuropatia diabetica causa un crescente deterioramento dei nervi, inclusi quelli che controllano lo sfintere, portando ad eiaculazione precoce, con conseguenze negative anche nella psiche del paziente che ne soffre.

Il diabete, inoltre, influenza i livelli degli ormoni prodotti dall’organismo, tra cui il testosterone (l’ormone sessuale maschile per eccellenza). Gli uomini diabetici, infatti, presentano mediamente livelli più bassi di testosterone, che portano ad un’evidente riduzione del desiderio sessuale o libido ed anche una maggiore probabilità di avere problemi di erezione.

Diabete e salute sessuale: cosa trattare prima?

Il miglior modo per prevenire problemi di salute sessuale legati al diabete, è trattare il diabete stesso. La priorità del paziente deve essere, quindi, quella di tenere sotto stretto controllo la glicemia adottando uno stile di vita sano, una dieta adeguata e rispettando la terapia farmacologica. In questo modo, l’uomo diabetico può anche ridurre il rischio di incorrere in complicazioni legate a questa malattia, che possono provocare disfunzione erettile, problemi di eiaculazione e ridotta libido.

Quando il controllo glicemico non è sufficiente a risolvere problemi di natura sessuale, l’andrologo, a seguito di un’attenta valutazione multidisciplinare con gli altri specialisti che seguono il paziente diabetico, può somministrare altri tipi di trattamenti (farmacologici e non), quali:

  • farmaci orali, tra cui gli inibitori dell’enzima 5-fosfo-diesterasi (5PDE);
  • farmaci da applicare sulla punta del pene poco prima dell’atto sessuale;
  • terapia sostitutiva con testosterone (TRT);
  • pompe vacuum (VED) per il pene, ovvero un dispositivo cilindrico costituito da un anello restrittivo di gomma o silicone, che si stringe attorno al pene per permettere di avere e mantenere un’erezione;
  • impianto chirurgico di protesi peniene, nel caso in cui la disfunzione non possa essere risolta.

Agire con consapevolezza fa la differenza

Il diabete può influire significativamente sui problemi sessuali maschili come la disfunzione erettile, l’eiaculazione precoce e la riduzione della libido. Per prevenire e trattare questi disturbi, è fondamentale trattare il diabete, e rivolgersi tempestivamente a specialisti come l’andrologo e l’urologo. Grazie a una comunicazione aperta con un professionista, è possibile sviluppare un trattamento personalizzato che risponda alle esigenze del singolo individuo.

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