Alla scoperta delle malattie sessualmente trasmissibili

malattie sessualmente trasmissibili
  • 23 Gennaio 2024

Le malattie sessualmente trasmissibili o “infezioni sessualmente trasmesse” (IST) includono un vasto gruppo di malattie infettive, causate da patogeni quali virus, batteri, protozoi o parassiti, che si trasmettono attraverso il rapporto sessuale.

Le IST sono diffuse in tutto il mondo e colpiscono milioni di persone l’anno, compromettendone lo stato di salute, anche gravemente. Secondo i dati dell’ISTituto Superiore di Sanità (ISS), solamente in Italia, nel 2021, sono stati segnalati 5.761 nuovi casi di ITS (il 17,6% in più rispetto a quelli del 2020). Purtroppo, la mancata consapevolezza e l’evidente disinformazione della popolazione portano ad una scarsa prevenzione, aumentando notevolmente il rischio di contagi che costituiscono una minaccia per la salute pubblica.

Le infezioni sessualmente trasmesse: chi è il colpevole?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riporta che, attualmente, esISTono più di 30 patogeni responsabili di altrettante malattie sessualmente trasmesse, tra cui:

  • IST causate da batteri:
    Infezione da clamidia (Chlamydia trachomatis), gonorrea (Neisseria gonorrhoeae), sifilide (Treponema pallidum), ulcera venerea o cancroide (Haemophilus ducreyi), donovanosi o granuloma inguinale (Klebsiella granulomatis) ed infezioni batteriche non gonococciche e non clamidiali (Gardnerella vaginalis, Mycoplasma genitalium, Mycoplasma hominis, Ureaplasma urealyticum, Streptococco di gruppo B).
  • IST causate da virus:
    Infezione da HIV (Virus dell’immunodeficienza umana), herpes genitale (Herpes simplex virus di tipo 1 e 2), condilomi ano-genitali (Papillomavirus umano – HPV), epatite B e C (virus dell’epatite B – HBV e virus dell’epatite C – HCV), mollusco contagioso (Poxvirus), infezione da Cytomegalovirus (Cytomegalovirus).
  • IST causate da protozoi e parassiti:
    Infezione da trichomonas (Trichomonas vaginalis), pediculosi del pube (Phtirus pubis), scabbia (Sarcoptes scabiei).

La credenza secondo cui il preservativo può prevenire qualsiasi tipo di infezione è falsa e poco attendibile; infatti, l’infezione può avvenire attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale), tramite i fluidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, saliva) o mediante il contatto diretto con la pelle della zona genitale, anale e della bocca. Altre infezioni si trasmettono da un individuo infetto a uno sano con il sangue, tramite ferite aperte o contatto con oggetti contaminati (siringhe, piercing o aghi per tatuaggi); infine, come nel caso di HIV, HBV, clamidia, gonorrea e sifilide, alcune IST si trasmettono verticalmente, ovvero dalla madre al bambino, durante la gestazione, il parto o l’allattamento.

Diagnosi e trattamento

Spesso, le malattie sessualmente trasmesse si presentano in forma asintomatica o lievemente sintomatica, ed il soggetto potrebbe non accorgersi di esserne affetto; questo aumenta la probabilità di contagiare altre persone, soprattutto se si praticano rapporti non protetti. Tuttavia, esistono dei sintomi abbastanza comuni, che possono far insorgere il dubbio di infezione, quali:

  • secrezioni anomale dei genitali;
  • comparsa di prurito e/o di lesioni nella regione dei genitali, dell’ano o della bocca;
  • pollachiuria (bisogno frequente di urinare);
  • disuria (difficoltà ad urinare);
  • dolore pelvico e sanguinamento durante e/o dopo i rapporti sessuali.

In caso di insorgenza di tali sintomi, è fondamentale che il paziente si rivolga immediatamente a uno specialista.

La diagnosi inizia con un esame fisico e, successivamente, si avvale di test di laboratorio – come tamponi orofaringei, rettali, uretrali, vaginali o della cervice, e analisi di urine o sperma – per identificare il patogeno responsabile della malattia. Una diagnosi tempestiva è cruciale per costruire un percorso terapeutico personalizzato sul tipo di paziente (sesso, età, caratteristiche) e sulla tipologia di patogeno (batteri, virus, protozoi e parassiti), prevenendo l’aggravarsi dei sintomi e bloccando la catena di trasmissione. La maggior parte delle infezioni è curabile con antibiotici o farmaci specifici; inoltre, durante il trattamento è fortemente raccomandato l’astenersi dai rapporti sessuali.

Non consultare uno specialista vuol dire mettere a rischio la propria salute e quella delle persone che entrano in contatto con un paziente affetto da IST; questo perché, un’infezione non trattata o non curata in tempo può comportare gravi complicanze, come sterilità, problemi durante la gravidanza (parto prematuro, aborto), infezioni neonatali, sviluppo di tumori (es. carcinoma cervice o fegato) ed aumentato rischio di contrarre HIV.

Prevenzione e responsabilità: la lotta contro le IST

Informarsi ed informare sono le parole chiave quando si parla di malattie sessualmente trasmesse; infatti, solo chi è informato e consapevole dei rischi associati a queste malattie fa prevenzione. In questo contesto, il consulto con un urologo o un andrologo specialista è cruciale per la diffusione di informazioni corrette e la messa in atto di misure preventive che possono essere utili nel limitare il numero di contagi e tutelare la salute collettiva.

Agire responsabilmente è il primo passo per rompere la catena di trasmissione di queste malattie e per tutelare te e chi ti sta accanto.

Per ulteriori informazioni contatta i nostri centri a Roma e a Catania, e consulta il nostro sito www.stenosiuretrale.it

Reference:
https://www.epicentro.iss.it/IST/
https://www.epicentro.iss.it/IST/epidemiologia-italia
https://www.stenosiuretrale.it/